giovedì 18 marzo 2010

Quella collezione delle storie di Flash Gordon...


A mio padre devo il gusto di tante cose che mi ha insegnato ad apprezzare: mi proponeva sempre qualcosa di nuovo, soddisfacendo antichi desideri che non aveva potuto realizzare da piccolo, oppure perchè c'era qualche novità che lo attraeva.
Quando ero piccolo (forse attorno ai dieci anni) mio padre acquistò per me una serie di grandi albi a fumetti (di formato insolito: le pagine erano quadrate) splendidamente disegnate e in quadricromia.
Si trattava delle fantastiche storie di Flash Gordon, creato dalla penna del grande fumettista Alex Raymond.
Era uno di quei fumetti che, al tempo del ventennio, era stato proibito perchè espressione deteriore della "plutocrazia" americana e preferito (quasi per editto di stato) al nostro più casereccio Dick Fulmine.

Non c'è dubbio che mio padre acquistava queste riedizioni (proposte dalla Nerbini in foma anastatica, come appresi in seguito) perchè, in primo luogo, piacevano a lui. Ma io ne ero semplicemente incantato.
Li guardavo e riguardavo incantato, per ore.: a volte, leggendo minuziosamente i testi (che dopo un po' avevo imparato a memoria), altre volte semplicemente scorrendo con gli occhi le belle tavole colorate.

Vi si parlava delle straodinarie avventure di Flash Gordon e della sua fidanzata Dale Arden, fuggiti da una Terra messa a repentaglio da una catastrofe cosmica con il razzo costruito dal dott. Zarkov e atterrati fortunosamente sul pianeta Mongo, abitato da popoli diversi ed esotici, da mostri e da animali fantastici. Vicende di cappa e spada, con molto condimento "fantasy", come si dice oggi, storie lussureggianti, capaci di stimolare l'immaginazione, e condite dalla vicenda amorosa tra Gordon e Dale, continuamente messa a repentaglio dai malvagi.
Crescendo e ritenendo di essere divenuto grande, con un rituale di distruzione (un vero e proprio rito di passaggio casereccio), mi sbarazzai in maniera eclatante di tutti i giornalini che mi rimandavano al periodo antecedente.
Il pentimento arrivo subito dopo, ma il danno irreparabile era fatto: ciò che era stato distrutto, sminuzzato, fatto a pezzi non poteva più tornare indietro.
A distanza di anni, tuttavia, riuscì di nuovo a ritrovare quella collezione di Flash Gordon, editata ancora una volta dalla casa editrice Nerbini di nuovo in forma anastatica.

Flash Gordon è un personaggio dei fumetti, protagonista dell'omonima striscia a fumetti di fantascienza, ideata da Alex Raymond e pubblicata per la prima volta il 7 gennaio 1934. S
tampato sulle tavole domenicali dei quotidiani, i suoi disegni erano molto elaborati e le didascalie erano frequenti allo scopo di allungare la lettura.
Dalla striscia sono state tratte numerose opere cinematografiche e televisive.


Vi si narrano le avventure di Flash Gordon e dei suoi amici, il dott. Hans Zarkov e la bella Dale Arden. La storia inizia con l'invenzione da parte del dott. Zarkov di un razzo spaziale, con il quale i tre - per sfuggire ad una catastrofe che si sta abbattendo sulla Terra - intraprendono un viaggio che li porta sul misterioso pianeta Mongo.
Il pianeta è abitato da diversi popoli, alcuni tecnologicamente avanzati, che sono stati sottomessi dal perfido tiranno Ming. I tre terrestri vengono a contatto con il principe Barin, legittimo sovrano di Mongo, e scoprono che è stato bandito insieme ai suoi seguaci - compresa la figlia di Ming, Aura, moglie di Barin - e confinato nel reame boscoso di Arboria.
Flash, Hans e Dale allora si uniscono alla lotta del Principe Barin alla riconquista del trono.

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