mercoledì 1 aprile 2009

Francesco Crispi e il Premio di Teatro Luigi Pirandello


Dal 1966 Francesco Crispi fu segretario del Premio di teatro "Luigi Pirandello" della Cassa di Risparmio V.E. per le Provincie siciliane, dove egli - sino alla sua morte - rivestì la funzione di Capo Ufficio Stampa che, nella sua interpretazione (grazie anche alla lungimiranza e all'apertura mentale del Presidente dell'Ente Ferdinando Stagno d'Alcontres) lo portò ad essere, in linea con le sue idee, un autentico "animatore" e promotore culturale, ma sempre senza grandi battàge e con modestia, con un lavorio costante che lo portava a mettere in rete i saperi e le competenze specifiche di soggetti diversi.
Il Premio che ebbe l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica (una rappresentanza dell'Istituto di Credito Siciliano venne ricevuta per la presentazione del Progetto dall'allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat) veniva assegnato ad un opera di teatro originale che ancora non era stata nè pubblicata, nè rappresentata.
Nello stesso tempo, il Premio dal 1971 (come Premio Internazionale "Luigi Pirandello") conferiva uno speciale premio alla carriera ad autori di teatro o a registi che si fossero particolarmente distinti per la loro creatività o per la capacità di tradurre nella sensibilità moderna grandi classici del teatro.
Fu così che Ingmar Bergman, il grande cineasta svedese, ma anche straordinario regista teatrale, venne a Palermo.
In una foto conservata nel nostro, disordinatissimo, archivio fotografico mio padre viene affettuosamente abbracciato dal grande Ingmar Bergman; in un'altra posano uno accanto all'altro davanti al fotografo.
Fu un fatto eccezionale che Bergman fosse venuto a Palermo, abbandonando la sua piccola isola del Baltico.
Venne, superando la sua naturale ritrosia, perchè comprese - grazie agli scambi epistolari intercorsi con nostro padre - che quella targa lo avrebbe collegato idealmente a Luigi Pirandello e che era un omaggio alla sua abilità e sensibilità nell'averne messo in scena alcuni lavori.
In una ricorrenza legata a Ingmar Bergman (la notizia della sua morte, avvenuta nel 2007), pur commemorando il grande cineasta, i giornali siciliani hanno taciuto di un evento tanto significativo per la cultura siciliana.
Si sa che la memoria dei giornali e dei giornalisti, il più delle volte è corta e che ciò è utile il più delle volte a dare grande risonanza a notizie che non sarebbero tali in verità se solo si menzionasse tutto il loro background storico e le relative radici.

Ma, in noi, ha destato grande perplessità e rammarico il fatto che non si menzionasse minimamente il fatto che proprio a Palermo il grande Bergman era venuto per ricevere la targa "Luigi Pirandello".
Mio fratello Salvatore Crispi, proprio in questa circostanza, ha ritenuto opportuno indirizzare una lettera alla redazione del Giornale di Sicilia, per rinfrescare la memoria sui rapporti tra il premio di teatro Luigi Pirandello e Ingmar Bergmann.
Ecco la sua lettera che venne successivamente pubblicata sul Giornale di Sicilia del 20 agosto 2007, nella rubrica "Lettere", con il titolo "Il regista Bergman vinse a Palermo la prima targa Luigi Pirandello" mentre l'occhiello così recitava:"Era il 1971, il maestro venne premiato al Teatro Biondo. Fu motivo di grande orgoglio per tutta la città".
La scomparsa del regista Ingmar Bergman ha suscitato una grande emozione ed un grande rimpianto, poiché egli, con le sue opere immortali, ha saputo fotografare i contesti umani e sociale del periodo contemporaneo.Questo triste evento è stato riportato, giustamente, con grande risalto, dagli organi di informazione, che hanno ricordato i premi ed i riconoscimenti internazionali, che sono stati assegnati a questo grande regista.
Trascurato, invece, è stato un evento, che ha dato lustro alla città di Palermo.
Negli anni ’60, mio padre Francesco Crispi propose l’assegnazione di un premio teatrale biennale, intitolato a Luigi Pirandello.
Questa proposta fu accolta da Ferdinando Stagno D’Alcontres Presidente della Cassa di Risparmio V.E. per le Province Siciliane.
Nel 1971, nell’ambito di questa iniziativa, venne istituito il Premio Internazionale Luigi Pirandello che aveva il compito di assegnare una Targa d’oro, con l’immagine di Luigi Piarandello, opera dell’artista Emilio Greco, a personalità, che si fossero distinte nel mondo del cinema e del teatro.
La 1^ Targa internazionale nel 1971 fu assegnata a Ingmar Bergman, che fu ospite della Cassa di Risparmio V.E. per le Province Siciliane a Villa Igea e ricevette dalle mani del Presidente Stagno D’Alcontres questo riconoscimento in una cerimonia, molto bella, che si svolse al Teatro Biondo.
L’evento fu un momento di grande orgoglio per la città che, una volta tanto, soprattutto in quegli anni, non era posta all’attenzione, nazionale ed internazionale come luogo in cui accadevano solo fatti di cronaca tristi e luttuosi, ma come città capace di esprimere alti livelli culturali.
Sarebbe, quindi, importante, nel ricordo di Bergman, ma anche per sottolineare i fatti positivi che siamo capaci di esprimere, che si ricordasse la targa d’oro assegnata a questo grande regista. (Salvatore Crispi)

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